Il progressivo calo delle nascite in Italia costituisce una grave minaccia per la sostenibilità del sistema previdenziale e per il futuro del Paese. Questo preoccupante trend, riscontrato anche in altri Stati europei, si riflette in un peggioramento del rapporto tra lavoratori e pensionati, e in una drastica riduzione degli iscritti nelle università italiane, come lamentato recentemente dal Rettore dell’Università Federico II di Napoli. Nel Mezzogiorno, la situazione è ulteriormente aggravata da una consistente emigrazione di giovani in cerca di migliori opportunità lavorative al Nord o all’estero, spinti dalla ricerca di una dignità professionale spesso negata nelle loro regioni d’origine. Sebbene l’immigrazione da Africa e Medio Oriente possa in parte compensare la diminuzione delle nascite, questa soluzione è complessa e legata alle fragilità geopolitiche di quelle aree, in particolare alla crisi siriana e alla persistente instabilità in molti Paesi africani.
Il cospicuo debito pubblico italiano (2.200 miliardi di euro) limita le possibilità di intervento del governo. Tuttavia, significative risorse potrebbero essere liberate da una razionalizzazione della spesa pubblica, ad esempio attraverso una riduzione del numero di parlamentari. Il costo del Parlamento italiano, quattro volte superiore a quello tedesco, evidenzia la necessità di riforme strutturali. La priorità assoluta, però, dovrebbe essere dedicata alla risoluzione del problema demografico, vista la sua portata sociale ed economica. Investimenti mirati in assistenza all’infanzia, con asili nido adeguati e supporto alle giovani madri, anche prima e dopo il parto, sono cruciali.
Sono indispensabili agevolazioni fiscali per le giovani coppie, flessibilità contrattuale per le lavoratrici madri e un’estensione dei servizi post-parto. Questi non sono semplici costi, ma investimenti strategici dal considerevole ritorno sociale ed economico. Un maggiore sostegno statale genererebbe fiducia nelle giovani coppie, influenzando positivamente le loro scelte di vita, incluso l’aumento dei consumi. Considerando la dinamicità del segmento giovanile, questa crescita dei consumi potrebbe dare un impulso significativo all’economia nazionale, contribuendo alla tanto desiderata crescita economica.
Sappiamo bene come Liguria, in questo periodo, sia sicuramente la regione più al centro dell’attenzione…
Con la nuova Legge di Bilancio 2024, specificata in legge n. 213/2023, è stata introdotta…
Questa volta sono numerosi i lavoratori che ricevono gli straordinari pagati in buoni pasto o…
La paga più alta che vedrai è di un lavoro che si fa in Italia:…
Annarita Ferrara, consigliera comunale e provinciale, ha espresso la sua incondizionata solidarietà al sindaco di…
Studenti e ragazzi di Nocera Superiore avranno l'opportunità di partecipare a due distinte giornate, il…