Riattivare il metabolismo: un percorso a tre pilastri

Riattivare il metabolismo: un percorso a tre pilastri

Sentirsi appesantiti e privi di energia dopo un periodo di pausa? Modificando le proprie abitudini è possibile rilanciare il metabolismo e ritrovare forma e vitalità. Secondo recenti studi, appena ventuno giorni sono sufficienti per consolidare una nuova abitudine e trasformarla in un comportamento automatico. Costanza e impegno quotidiano sono fondamentali per applicare semplici strategie e migliorare il proprio benessere. Un metabolismo efficiente è infatti cruciale per un buon umore, una salute di ferro e una migliore forma fisica. Dal punto di vista biochimico, il metabolismo è il processo vitale che consente il rinnovamento cellulare e la combustione delle calorie. Un metabolismo accelerato si traduce generalmente in una migliore salute, un’ottima disposizione d’animo e una condizione fisica ottimale. “La riprogrammazione metabolica rappresenta un cambiamento radicale nell’approccio al cibo, permettendo di perdere peso e migliorare la salute agendo in modo intelligente sul metabolismo stesso,” afferma il Dottor Filippo Ongaro, esperto in nutrizione e medicina antiaging, consulente nutrizionale di Samantha Cristoforetti durante la sua missione spaziale. Per riprogrammare il metabolismo, è necessario intervenire su tre elementi interconnessi: gestione dello stress, alimentazione e attività fisica. Per quanto riguarda la riduzione dello stress, uno studio pubblicato su “Frontiers in Psychiatry” ha dimostrato che brevi sessioni di yoga e meditazione al mattino possiedono effetti benefici contro depressione, stress e irritabilità, stimolando la circolazione e il metabolismo basale. “L’esercizio fisico,” spiega il Dottor Ongaro, “contribuisce a ridurre il grasso corporeo, aumentare la massa e la forza muscolare, migliorare l’assunzione di ossigeno e la funzionalità cardiopolmonare, incrementando elasticità, flessibilità, postura ed equilibrio.” Infine, per accelerare il metabolismo, si possono adottare semplici accorgimenti alimentari: cinque pasti al giorno (inclusi due spuntini), frutta e verdura di stagione, un basso apporto di grassi e l’esclusione di cibi industriali e zuccheri raffinati. “Integrare la dieta con grassi sani come quelli presenti nell’olio d’oliva extravergine, nelle noci e nel pesce azzurro, limitando i grassi saturi ed evitando completamente quelli idrogenati, è fondamentale,” consiglia il Dottor Ongaro sul suo blog. “La fibra è altrettanto importante. Oltre a quella insolubile presente nei cereali integrali, si raccomanda un abbondante consumo di frutta e verdura per aumentare l’apporto di fibra solubile.”