Ricordando il Caporal Maggiore Randino: Sei Anni di Silenzio e di Memoria

Ricordando il Caporal Maggiore Randino: Sei Anni di Silenzio e di Memoria

Il 17 settembre 2009, un attacco terroristico in Afghanistan spezzò la vita del Caporal Maggiore Massimiliano Randino, membro del 183° Reggimento paracadutisti “Nembo”. Domani, anniversario della sua tragica scomparsa, una messa in suffragio verrà celebrata alle 19:00 presso la Basilica di Santa Maria dell’Olmo a Cava de’ Tirreni. “Il nostro auspicio,” afferma il fratello Roberto, “è che Massimiliano e tutti gli eroi caduti non siano dimenticati dalle istituzioni e dai cittadini. Il vuoto che ha lasciato è immenso, ma basta guardare una sua fotografia, quel sorriso, per illuminare la giornata. Ogni giorno spero di vederlo bussare alla porta.”

Nato a Pagani il 16 agosto 1977, Randino risiedeva a Cava de’ Tirreni fino al 1992, trasferendosi poi a Nocera Superiore. A soli 32 anni, trovò la morte nell’esplosione di un’autobomba vicino a due veicoli blindati Lince, insieme a cinque suoi commilitoni della Brigata Folgore e numerosi civili. Ironia della sorte, quel giorno non avrebbe dovuto essere in Afghanistan: era appena rientrato per una licenza, ma fu richiamato in servizio in anticipo. Con dieci anni di esperienza nell’Esercito Italiano come conducente di mezzi, Randino credeva fermamente nella sua missione e amava il suo lavoro. Dopo un commosso saluto al padre Mario, alla madre Anna e ai fratelli Roberto e Angela, ripartì senza esitazione. “Una donna gli chiese cosa andassero a fare in un luogo così pericoloso,” prosegue Roberto, “e lui rispose: ‘Stiamo cercando di portare lì tutto ciò che voi avete qui.'”

Dal 2001 al 2007, Randino partecipò a diverse missioni internazionali di pace in Kosovo, Afghanistan e Iraq. Nel 2009, prestava servizio con il 183° Reggimento paracadutisti “Nembo” nella sua terza missione ISAF in Afghanistan. La sua memoria è stata onorata postuma con la Croce d’Onore alla Memoria, consegnata alla sua famiglia il 6 maggio 2010 dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.