L’Agro Nocerino-Sarnese: una minaccia ambientale persistente

L’inquinamento nell’Agro Nocerino-Sarnese rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica, richiedendo un’azione coordinata da parte delle autorità e dei media. La mancanza di priorità nella tutela ambientale mette a rischio la popolazione, esponendola a pericoli significativi. La situazione è drammatica, paragonabile ad un vero e proprio assalto all’ambiente. Recentemente, l’emergenza amianto ha riacceso i riflettori su questa problematica, con scambi di comunicati tra istituzioni e cittadini che evidenziano la conoscenza del problema ma l’assenza di interventi concreti. L’allarme è stato lanciato a Pagani, coinvolgendo le autorità locali e nazionali. Inoltre, i torrenti Cavaiola e Solofrana, gravemente inquinati, rappresentano una seria minaccia per la salute, come denunciato ripetutamente dai comitati civici e confermato dalle analisi ARPAC che segnalano un pessimo stato delle acque del Sarno. Un recente dossier di Legambiente ha inoltre evidenziato un’allarmante proliferazione batterica. Il problema è cronico: già nel 1994, un’operazione dei Carabinieri portò alla luce numerosi scarichi illegali di industrie ceramiche e conserviere nel fiume Sarno. A distanza di anni, permangono interrogativi sull’efficacia delle azioni intraprese per mitigare questa situazione. La mancanza di manutenzione della copertura del torrente Cavaiola, trascurata da circa vent’anni, costituisce un’ulteriore criticità. Sebbene alcuni interventi siano stati effettuati in via Atzori, la situazione complessiva resta precaria, con il rischio di crolli in caso di piena e una copertura che impedisce la sorveglianza e la manutenzione ordinaria. Questi diversi punti critici, che spaziano da problematiche ambientali a questioni infrastrutturali, testimoniano una situazione di vera e propria emergenza che richiede un intervento immediato e risoluto.