Dal 1992 l’amianto è illegale in Italia, ma la sua presenza letale persiste, soprattutto nell’Agro nocerino-sarnese. La consapevolezza della pericolosità delle fibre di amianto, cancerogene e facilmente inalabili grazie alla loro capacità di sfaldarsi longitudinalmente, risale addirittura agli anni Sessanta. Nonostante ciò, il territorio è disseminato di questo materiale pericoloso, abbandonato illegalmente lungo strade e presente in numerose abitazioni e strutture pubbliche. Il sito stopamianto.net mappa le aree contaminate, evidenziando situazioni allarmanti: a Nocera Inferiore, in particolare nella zona collinare del Parco Fienga e nella frazione di Casolla (con capannoni industriali, alcuni ex Galano); a Nocera Superiore, lungo Via della Libertà, dove frammenti di amianto sono stati occultati; e a Pagani, nella zona Torretta, con discariche a cielo aperto. La complessità e l’elevato costo delle procedure di smaltimento non giustificano l’inerzia delle autorità locali, provinciali e regionali. Associazioni come Punto Lab, invece, non si arrendono e promuovono un’azione di sensibilizzazione, raccogliendo documentazione fotografica per creare un database e sollecitando un dialogo con le amministrazioni per individuare soluzioni e sfruttare i fondi europei disponibili per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto. L’obiettivo è trovare un percorso collaborativo per affrontare questa grave emergenza sanitaria.
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