In Italia, l’assicurazione auto a responsabilità civile (RCA) è obbligatoria per legge (Legge n. 990 del 24-12-1969), ma le tariffe applicata mostrano discrepanze significative tra le diverse regioni. Il Sud Italia, e la Campania in particolare, subisce un aggravio di costi fino al 500% superiore alla media nazionale ed europea, una situazione definita illegale e incostituzionale da molti. Questa disparità persiste nonostante la legge stabilisca l’obbligatorietà del servizio a livello nazionale, suggerendo una sostanziale ingiustizia per gli automobilisti virtuosi del Sud che non registrano incidenti, generando profitti per le compagnie e lo Stato. Il fallito articolo 8 del Decreto legge n. 145/2013 (“Destinazione Italia”), che mirava a regolamentare le tariffe, evidenzia una resistenza al cambiamento da parte del settore assicurativo. La “lobby delle assicurazioni” si giustifica adducendo la presenza di falsi incidenti, ma questa affermazione non spiega la sistematica disparità territoriale. Una svolta potrebbe arrivare grazie alla decisione della Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati del 31 luglio 2015, che prevede l’applicazione di una “Tariffa Italia” per gli assicurati che pagano oltre la media nazionale, a condizione di cinque anni senza incidenti denunciati e presenza di scatola nera. Questo potrebbe tradursi in un risparmio considerevole per gli automobilisti campani. L’IVASS dovrà stabilire gli sconti minimi da applicare, ma le compagnie assicurative, attraverso l’ANIA, minacciano ricorsi in sede europea, sostenendo il diritto di fissare autonomamente le tariffe. Questa posizione evidenzia un chiaro sfruttamento del Mezzogiorno. La questione è se la diligenza degli automobilisti campani debba essere premiata con una tariffa equa, in linea con il principio di obbligatorietà nazionale dell’RCA. La decisione della Commissione è in attesa di approvazione parlamentare, e rappresenta una possibilità concreta di contrastare le disuguaglianze economiche nel Sud Italia, come evidenziato anche dal recente rapporto SVIMEZ sulla situazione economica del Mezzogiorno. L’auspicio è che questa iniziativa contribuisca alla giustizia legislativa ed amministrativa, apportando un beneficio tangibile alle popolazioni del Sud.
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