Ricordando il Capitano Gustavo Origlia a cento anni dalla sua scomparsa

Ricordando il Capitano Gustavo Origlia a cento anni dalla sua scomparsa

Un secolo dopo la sua morte, Nocera Inferiore ha commemorato il Capitano Gustavo Origlia. Presenti alla cerimonia commemorativa nel cimitero cittadino, il sindaco Manlio Torquato, la vice sindaca Maria Laura Vigliar, rappresentanti dell’Esercito Italiano, associazioni combattentistiche e familiari del valoroso ufficiale. Una corona d’alloro è stata deposta sulla sua tomba, situata nel Famedio. Sebbene Brecht abbia auspicato un mondo senza eroi, la realtà spesso impone di celebrare coloro che hanno sacrificato la vita per i propri ideali, anche in contesti storicamente controversi come le guerre del XX secolo. Origlia, trentacinquenne, cadde sul fronte del Nord nel 1925, distinguendosi per audacia e valore sul Podgora. Il sindaco Torquato ha sottolineato l’importanza di ricordare il passato per costruire un futuro civile e coeso. Alla cerimonia hanno partecipato anche la dottoressa Gabriella Silvestri con la figlia Maria Teresa Cuomo e il professor Felice Langella, discendenti del Capitano. L’Esercito ha reso omaggio al suo valoroso ufficiale con un picchetto d’onore e una seconda deposizione di corona, ricordando pubblicamente il suo coraggio durante la campagna di Libia e la Grande Guerra. Prima di cadere, colpito al ventre da un proiettile, ricevette encomi solenni, medaglie di bronzo e d’argento. La famiglia Origlia vanta una lunga tradizione militare. Gurello Origlia, antenato del Capitano, fu un influente protonotario e condottiero, mentre Marzio Origlia, Duca di Arigliano, servì come Maestro di Campo del Tercio di Napoli nella battaglia di Maastricht. L’eccellente organizzazione della cerimonia è da attribuire a Imma de Tollis. Il capitano Origlia, sepolto nel Famedio, riposa tra altri eroi di Nocera Inferiore, ognuno con una storia da raccontare.