Carla D’Alessandro torna a regalarci la sua lirica, un’ode alle montagne nocerine, con Montalbino a fare da protagonista indiscussa. La sua poesia evoca un panorama oggi perduto, un’immagine impressa nella memoria di chi, ormai adulto, conserva un profondo affetto per la propria città, un sentimento paragonabile all’amore per un membro della propria famiglia. O MONTAGNE, mie amate montagne sorridenti, al primo chiarore del mattino, avvolgete il mio sguardo con le vostre dolci e sinuose forme. O verdi montagne, voi che cingete con forza le case, antiche e moderne, del mio paese natale. In alto, il campanile di Solimena si erge maestoso, puntando la sua cima verso il cielo clemente, testimone delle sofferenze umane. Splendidi smeraldi rossi, care montagne, stringetemi forte con l’amore infinito che il Creatore vi ha infuso, e i sentieri del mio futuro saranno, ne sono certa, meno impervi e pericolosi di quelli che la mia gente ha percorso. Carla D’Alessandro
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