L’occasione mancata della “Tenzone Dantesca” a Nocera Inferiore?

L’occasione mancata della “Tenzone Dantesca” a Nocera Inferiore?

La recente “Tenzone Dantesca” del liceo classico G.B.Vico, che ha visto studenti da tutta Italia cimentarsi con i versi della Divina Commedia, ha lasciato un’amara riflessione in una studentessa. Mentre nell’aula magna si svolgeva la prestigiosa competizione, il resto dell’istituto ha vissuto una giornata scolastica ordinaria. Un contrasto stridente tra l’entusiasmo di pochi e l’indifferenza della maggioranza. La questione non è tanto la qualità dell’evento, quanto la sua scarsa diffusione e la mancata inclusione del corpo studentesco. L’istituto, pur dotato di moderne tecnologie come computer e LIM, non le ha sfruttate per coinvolgere attivamente tutti gli alunni, lasciandoli sostanzialmente all’oscuro dell’evento. È mancata una strategia efficace di promozione e comunicazione, impedendo a molti di partecipare o anche solo di apprezzare la “Tenzone”. Il messaggio dantesco di “trasumanar significar per verba” sembra essere rimasto confinato all’aula magna, contrapponendo la vivacità della competizione alla staticità del resto della scuola. La studentessa si interroga sulla validità di un evento così elogiato, ma di fatto accessibile solo a una piccola parte della comunità scolastica. Per migliorare la situazione, propone un maggiore utilizzo delle tecnologie per connettere l’aula magna alle altre classi, coinvolgendo direttamente gli studenti nell’organizzazione e nella promozione dell’evento, magari con attività creative e scenografiche ispirate alla Divina Commedia. In definitiva, una grande opportunità persa per mancanza di una visione più inclusiva e di una strategia comunicativa più incisiva.