L’Europa: un’amara riflessione

È giunto il momento di un referendum popolare in Italia sulla permanenza nell’Unione Europea. Perché il Regno Unito può indire una consultazione sulla Brexit e noi no? L’immagine di Tsipras e Varoufakis, leader legittimi, umiliati e costretti a supplicare aiuti finanziari dalle istituzioni europee (FMI, BCE, Commissione Europea), suscitando l’obbligo di misure di austerità draconiane, è desolante. Questa situazione ricorda un debitore inseguito da un esattore, costretto a scegliere tra il pagamento del debito e la sopravvivenza della propria famiglia. Questa non è l’Europa immaginata da Spaak, Adenauer e De Gasperi. L’attuale modello, dove i potenti impongono ai più deboli misure economiche inique, mascherate da aiuti, ricorda un colonialismo moderno, ipocrita e spietato, che impone sacrifici a intere popolazioni. Questo sistema genera disprezzo e risentimento. Se qualcuno paventa un disastro in caso di uscita dall’UE, citando mercati finanziari, spread, export e globalizzazione, rispondiamo che si tratta di argomentazioni fallaci o di interessi personali. Dobbiamo difendere la dignità, anche nella povertà. Il problema migratorio richiede un approccio diverso: soccorso e cura dei migranti, repressione degli scafisti, rimpatrio di chi non ha diritto d’asilo tramite mezzi navali. Due mesi di fermezza e il flusso migratorio illegale si arresterebbe. È ora di agire con coraggio e coerenza. Aldo Di Vito [email protected]