Un dipinto su croce risalente almeno alla metà del XVII secolo, un tempo custodito in una nicchia votiva del centro storico di Nocera Inferiore, è al centro di una intricata vicenda. Collocato su un palazzo di Corso Vittorio Emanuele, vicino alla chiesa di San Matteo, il crocifisso, probabilmente un ex voto cittadino, trovava dimora in una struttura marmorea ripristinata dopo i danni bellici della Seconda Guerra Mondiale. Secondo il dott. Antonio Braca, direttore coordinatore della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, responsabile dei vincoli storico-artistici, la tela, precedente alla nicchia stessa, scomparve anni dopo il sisma del 1980, portata via da una cittadina nocerina che ne rivendica la proprietà. L’iniziativa dell’allora assessore ai Lavori Pubblici, avvocato Ciro Amato, che nel passato sollecitò la Soprintendenza ad intervenire per il recupero dell’opera e il ripristino della nicchia, non ha portato ai risultati sperati. Nonostante indagini condotte dai Carabinieri del TPC e dalla polizia municipale nel 2009, confermando la rivendicazione di possesso da parte della donna, il crocifisso resta fuori dalla sua sede originaria. Sebbene si siano verificati incontri tra il sindaco Manlio Torquato e il dott. Braca per discutere della questione, il futuro dell’opera sacra e il suo eventuale ritorno alla pubblica devozione rimangono incerti, alimentando interrogativi tra i cittadini. Una fotografia del 1924, di proprietà di Gaetano Bove, documenta l’opera nella sua collocazione storica.
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