Il sedici maggio, alle ore diciotto, il Museo Città Creativa di Salerno ospiterà l’apertura di una mostra frutto di una collaborazione artistica italo-francese, iniziata alcuni anni fa presso le Fornaci dei De Martino, già sede di precedenti esperienze creative internazionali, tra cui una collaborazione con ceramiste honduregne. L’esposizione presenta le opere di Jean Pierre Duriez, artista francese con studio a Montmartre attivo fin dal 1969 (anno in cui incontrò Picasso a Megève), e Patrizia Greco, scultrice ceramica salernitana. Dopo un periodo dedicato al cinema e al teatro a Roma, influenzato dall’esperienza televisiva, Duriez si è concentrato su ritratti di grandi chef, opere che hanno ispirato Greco. Questa sinergia artistica ha portato il cotto Rufoli, materiale utilizzato nelle opere, agli Champs-Élysées Centre Danmark la scorsa estate, e ora torna a Salerno per la conclusione di questo percorso espositivo. Trenta profili umani, disegnati e dipinti da Duriez, sono stati plasmati in argilla, in parte grezza e in parte smaltata, da Greco, una figura poliedrica che lavora con diversi materiali. Un ulteriore aspetto di questo scambio artistico è la creazione di una sedia unica nel suo genere, realizzata da Duriez con il designer Gilbert Duran, in cotto e plexiglass. Definito da Claude Angelini, giornalista newyorkese, “un po’ espressionista, un po’ surrealista”, Duriez, attraverso fotografia, teatro e cinema, crea opere che riflettono il suo rapporto con lo schermo televisivo; personaggi come musicisti, marinai e chef, rappresentati con tratti allungati e sinuosi, che ricordano le figure di Toulouse-Lautrec, generando un’atmosfera gioiosa e coinvolgente. Pasquale Persico, curatore di una sua mostra romana, ha descritto l’arte di Duriez come una fusione di tradizione e metamorfosi, espressione della creatività di un artista nomade che sa interpretare il suo tempo, rappresentando personaggi come paesaggi di una nuova ecologia interiore. In concomitanza con l’inaugurazione della mostra, avrà luogo, nella mattinata dello stesso giorno, la presentazione di un intervento di arredo urbano in ceramica realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Andrea Sabatini, che arricchirà l’area esterna del museo, progetto sostenuto dall’assessore Eva Avossa e dalla preside Ester Andreola, con la supervisione della professoressa Anna Sessa.
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