Il venticinque aprile, data significativa per il popolo italiano, risuona potente nell’esortazione poetica di Nino Ranucci, illustre poeta nocerino. A differenza delle sue solite composizioni dialettali, questi versi celebrano la Resistenza, la Liberazione e l’alba di nuovi orizzonti. “Guardate – esorta – la pioggia ha cessato! Avanti, giovani, correte, gioite! Respirate quest’aria fresca, pura! Andate, cantate, inneggiate alla vita! Correte nei campi fioriti, portando allegria dove regna la tristezza. Volate nel mondo sulle ali del vento, ridestando il sorriso dove si è spento.” La pioggia di piombo e lacrime, simbolo di un regime oppressivo, ha lasciato il posto a un’alba serena. In questo nuovo giorno di armonia, la vita riprende con una marcia gioiosa. Anche tu, figlio mio, unisciti al coro, fai tuo il motto “lavoro in pace”. Giovani del mondo, future speranze, date alla vita nuova linfa. NINO RANUCCI
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