Incognite urbane: l’enigma di “Sett”

Incognite urbane: l’enigma di “Sett”

Da alcune settimane, murales vivaci e originali abbelliscono le strade di Nocera, opera di un artista anonimo che usa i social media per condividere la sua arte, catturando l’attenzione pur rimanendo celato. In una città dove i graffiti sono comuni e spesso passano inosservati, queste creazioni, distinte per stile e colori brillanti, non sfuggono agli occhi più attenti. L’identità dell’artista è un mistero: si firma solo “Sett”, un nome che, stando a un suo post, sembra derivare da una interpretazione numerologica del sette, simbolo di creazione e completezza, adattato al dialetto locale. L’anonimato, secondo l’artista, consente di ottenere giudizi obiettivi, non influenzati dalla sua persona, ma è proprio questo alone di mistero ad accrescere il fascino del progetto, soprattutto tra i giovani. Oltre ai murales sparsi per la città, concepiti come messaggi in una bottiglia, “Sett” realizza ritratti: sceglie casualmente foto di profili Facebook, di personaggi famosi e cittadini nocerini, le rielabora graficamente e le pubblica sulla pagina “Sett Numero”, sorprendendo i ritratti. Le reazioni a questa iniziativa creativa sono varie e contrastanti, ma l’importante è che si parli di “Sett”. L’artista ha ricevuto numerosi elogi e persino l’opportunità di esporre le proprie opere al di fuori del mondo digitale. Tuttavia, fedele alla sua strategia, “Sett” manterrà l’anonimato, o forse si mescolerà tra il pubblico? Il mistero persiste, anche se molti desiderano svelare l’identità dell’artista. Ma, come scritto dallo stesso “Sett”, è davvero necessaria un’identità per far parlare colori e immagini?