Vi presento una bellissima poesia d’amore di Antonio Ranucci. Sebbene non sappiamo se sia autobiografica, la sincerità e la generosità che traspaiono dai versi sono innegabili. Buona lettura.
Erano gli anni in cui i barbieri andavano di casa in casa a servire i clienti, così come i parrucchieri che facevano le permanenti a domicilio. Non tutte le famiglie potevano permettersi questi servizi; chi poteva permetterseli era fortunato, soprattutto chi aveva figlie da preparare per il giorno e per la sera. Ma ringrazio Dio, nella mia famiglia non abbiamo mai avuto questi problemi: le donne si aiutavano a vicenda per prepararsi. Ero un giovane studente; quel giorno dell’11, aspettavo con ansia di vedere la parrucchiera, la figlia del fioraio, la più bella di tutte. La guardavo mentre lavorava, un dolce sentimento mi accarezzava l’anima. Aveva gli occhi neri e i capelli biondi, le labbra rosse come un granato, e già immaginavo di offrirle mille vasetti di profumi, abbandonato tra le sue braccia. Poi quel sorriso, radioso come il sole, illuminò la sua vita; lei mi volle e mi sposò, non si è mai pentita di avermi vicino, e io benedico il giorno in cui l’ho incontrata. Oggi, dopo tanto tempo, i suoi occhi neri brillano ancora come quando sorge il sole; più la guardo, più l’anima sospira, e quelle labbra rosse ancora mi confortano.
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