La Città Incantata: “Giraffada” e il coraggio dei bambini

La seconda edizione della rassegna cinematografica “La Città Incantata” ha proposto agli studenti della scuola “Solimena-De Lorenzo” una proiezione di “Giraffada”, nell’ambito del ciclo dedicato ai diritti umani. Il film, descritto dal “Le Figarò” come una “favola delicata e profonda che celebra il coraggio di vivere”, narra la storia di un bambino palestinese attraverso una lente di tenerezza e drammaticità. Si assiste all’amore per gli animali, alla perseveranza di fronte alle dure realtà di un conflitto, e alla crescita di un piccolo protagonista sostenuto da un padre eccezionale, in assenza della madre. L’emozione è palpabile: il giovane Ziad conquista il cuore dello spettatore con la sua vulnerabilità, solo per essere poi colpito da un dolore straziante: il padre, il veterinario Yacine, viene portato via, lasciando Ziad orfano. Lo sfondo del film è la Palestina, un territorio martoriato dalle tensioni tra palestinesi e israeliani; ma il racconto si concentra sul legame straordinario tra padre e figlio, un affetto tenero e forte, un amore che spinge Yacine a un sacrificio estremo per la salvezza del figlio. La scena del passaggio del confine, inizialmente trionfale, si trasforma in un momento di straziante dolore e perdita. Elena Soriente e Gaia De Simone