Per quasi due decenni, Gaetano, un uomo di circa cinquant’anni, è diventato una figura nota e, per molti, indimenticabile nella stazione ferroviaria di Nocera Inferiore. Ogni giorno, quando il tempo lo permette, si presenta puntualmente intorno alle otto del mattino, trasformandosi in un’inconsueta, ma benigna, presenza fissa. Alcuni potrebbero trovarlo fastidioso, altri lo accolgono con un sorriso e qualche parola amichevole. Indipendentemente dalle reazioni, Gaetano è, senza dubbio, una mascotte amata da molti viaggiatori. Di bassa statura, con capelli radi e una camminata incerta, Gaetano, che vive con il fratello e la cognata, giunge alla stazione a piedi. Il suo aspetto, caratterizzato da un’apparente disabilità intellettiva, e la sua storia, avvolta da un velo di mistero, contribuiscono al suo fascino unico. Una volta arrivato, si sistema con aria rilassata e attende l’arrivo dei convogli ferroviari. Con un sorriso che lascia intravedere una dentatura irregolare, borbotta tra sé e sé, controllando gli orari dei treni e, con un’esuberanza quasi fanciullesca, esorta i viaggiatori ad affrettarsi per non perdere il treno, agitando le braccia in un’espressione di genuina eccitazione. Durante le ore di punta, quando la stazione è gremita di studenti e lavoratori, la sua gioia sembra contagiosa. Lui saluta, proferisce frasi sconnesse, ma sempre con affetto, e offre una stretta di mano a chiunque incontri. L’unica pausa dalla sua routine quotidiana è il pranzo, consumato spesso con un semplice panino, prima di tornare alla stazione e rimanervi fino a sera, intrattenendosi con gli edicolanti, gli impiegati della biglietteria o gli agenti in servizio. Per i pendolari, Gaetano è diventato un volto familiare, un compagno di viaggio che aggiunge un tocco di umanità e calore alla frenetica atmosfera della stazione. La sua presenza costante, tuttavia, non è sempre accolta positivamente da tutti: alcuni lo evitano, altri non apprezzano le sue attenzioni, e alcuni, persino, lo infastidiscono con provocazioni che suscitano reazioni di disagio. Nonostante ciò, per la maggior parte dei viaggiatori, Gaetano rappresenta una presenza confortante, una figura capace di donare un sorriso e un senso di comunità nel flusso incessante di persone in transito.
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