La lotta contro la gestione privata dell’acqua: un aggiornamento

La Gori, gestore idrico di numerosi comuni dell’Agro Nocerino-Sarnese e del Napoletano, sta subendo crescenti pressioni. Questo risultato è frutto dell’impegno di numerosi comitati cittadini nati per contrastare le politiche aziendali ritenute inique. A un mese dalla grande manifestazione del 17 gennaio a Napoli, la situazione rimane critica per le comunità coinvolte. La responsabilità principale per Nocera Inferiore ricade sull’ex sindaco Antonio Romano, che, contrariamente ad altri comuni come Castellammare di Stabia e Roccapiemonte, decise di aderire al contratto con la Gori. Se oggi si intravedono segnali di cedimento da parte della Gori, è grazie all’azione incessante dei comitati “No Gori”, che hanno sensibilizzato la popolazione contro le bollette esorbitanti e la gestione irresponsabile dell’azienda, che ha riversato sulle spalle dei consumatori i costi di una pessima amministrazione. Mentre molti cittadini resistono al pagamento di queste fatture, altri, per mancanza di informazione, acquiescenza o timore di ritorsioni, continuano a sostenere economicamente la Gori, contribuendo involontariamente alla sua sopravvivenza. L’attuale sindaco di Nocera Inferiore, pur non essendo responsabile dell’accordo iniziale con la Gori, sta attivamente intervenendo: oltre a partecipare alla manifestazione, ha aperto uno sportello cittadino per assistere i cittadini nella lotta contro l’azienda. Tuttavia, la scarsa pubblicità di questo servizio limita la sua efficacia; una più ampia campagna informativa, con manifesti e locandine, sarebbe auspicabile. Secondo gli operatori dello sportello, di fronte alle proteste e alle raccomandate di annullamento bollette, la Gori sta tentando di eludere le contestazioni, rimettendo in circolo le stesse fatture con motivazioni diverse o addirittura riaddebitando consumi già pagati. I comuni partecipanti alla manifestazione del 17 gennaio si sono impegnati a chiedere al governatore Caldoro un intervento legislativo per bloccare ogni iniziativa della Gori e impedire la nascita di altre aziende simili, come ad esempio quella per la gestione dei rifiuti pianificata dal Comune di Nocera Superiore. Seguiremo gli sviluppi di questa situazione, analizzando sia la controversia con la Gori che la problematica gestione dei rifiuti, un’altra questione irrisolta che affligge la popolazione nocerina da anni.