La crescente protesta contro le interruzioni del servizio idrico da parte della Gori, gestore dell’acqua pubblica nell’Agro Nocerino Sarnese, vede l’adesione di sempre più amministrazioni comunali. A seguito di un incontro del 5 febbraio a Sarno, diversi sindaci hanno emanato ordinanze che vietano alla società di staccare il servizio idrico agli utenti in arretrato con i pagamenti. Questa iniziativa, nata all’interno della Rete dei Sindaci per l’Acqua Pubblica, è stata avviata dal sindaco di Sarno e Presidente della provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, e ha visto la partecipazione di numerosi colleghi, tra cui i primi cittadini di Castel San Giorgio (Franco Longanella), Nocera Superiore (Giovanni Maria Cuofano) e Scafati (Pasquale Aliberti). L’azione si basa sul principio che l’acqua potabile è un bene primario e fondamentale, essenziale per la salute pubblica e l’igiene, garantendo quindi l’accesso a tutti i cittadini, indipendentemente dalla situazione economica. Questa strategia potrebbe essere adottata anche da altri comuni; a Nocera Inferiore, ad esempio, l’associazione #CambiaMenti ha sollecitato il sindaco Manlio Torquato ad emettere un’ordinanza analoga, richiedendo la sospensione immediata dei distacchi idrici. La pressione sui gestori si intensifica, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e affermare il diritto fondamentale all’accesso all’acqua.
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