Raccolta differenziata a Nocera Inferiore: un’emergenza ambientale ed economica

Un’allarmante carenza nella raccolta differenziata a Nocera Inferiore è stata denunciata da Vincenzo Stile, esponente del Partito Democratico, che si basa sui dati dell’Osservatorio regionale sui rifiuti. Secondo Stile, la percentuale di raccolta differenziata del comune è tra le più basse della provincia di Salerno, causando un pesante fardello economico per cittadini e imprese. L’amministrazione comunale, afferma Stile, non ha implementato misure efficaci negli ultimi due anni e mezzo per incrementare la differenziata, che si attesta su livelli decisamente inferiori alla media provinciale e regionale.

Nel 2013, la percentuale di raccolta differenziata a Nocera Inferiore si è fermata al 35,23%, solo leggermente superiore a quella dell’anno precedente. Stile evidenzia che su circa 160 comuni della provincia, solo tre hanno registrato risultati peggiori. La percentuale è significativamente inferiore alla media provinciale (57%) e regionale (43%), e persino al dato di Salerno capoluogo (64,5%), restando lontana dall’obiettivo nazionale del 65%.

Già in precedenza, Stile aveva sollevato la questione dell’inadeguata raccolta differenziata, sottolineando la sua importanza per la riduzione dei costi del servizio. Una differenziazione efficace, infatti, trasforma i rifiuti in una risorsa economica, grazie alla vendita di materiali riciclabili, riducendo drasticamente la quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire in discarica. Lo smaltimento in discarica, precisa Stile, rappresenta la voce di costo più elevata del servizio.

Dopo la risoluzione dei problemi legati alla società Seta, responsabile della raccolta rifiuti, sono state intraprese poche iniziative concrete, denuncia Stile. Questo ha portato al mantenimento di tasse elevate, che avrebbero potuto essere ridotte implementando un servizio efficiente, come avviene nelle moderne città europee, attraverso una combinazione di fornitura di strumenti adeguati, sorveglianza e sanzioni effettive. Le conseguenze di questa inefficienza gravano pesantemente sui bilanci familiari e sulle attività economiche locali, contribuendo ad aumentare la disoccupazione, già alta nel territorio.

Stile cita un dato allarmante: il costo dello smaltimento in discarica di una tonnellata di rifiuti indifferenziati è di 350 euro. Nel 2013, a Nocera Inferiore sono state conferite in discarica 12.831 tonnellate di rifiuti indifferenziati (65% del totale), per un costo di circa 4,5 milioni di euro. Se si raggiungesse l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, su un totale di circa 20.000 tonnellate di rifiuti, la quantità di indifferenziati si ridurrebbe a 6.900 tonnellate, generando un risparmio di 2,4 milioni di euro solo per il minor conferimento in discarica. A questo si aggiungerebbero i proventi dalla vendita dei materiali riciclati, consentendo un ulteriore risparmio che potrebbe dimezzare il costo del servizio e ridurre significativamente la tassa sui rifiuti, attualmente pari a 2,16 euro al metro quadrato per le utenze domestiche (circa dieci volte superiore a quella di Atena Lucana, dove la percentuale di raccolta differenziata raggiunge l’81,74%). Tale riduzione porterebbe benefici concreti alle famiglie e alle attività economiche, favorendo anche la creazione di nuovi posti di lavoro.