Progetto Grande Sarno: Ventre sollecita azioni concrete contro gli scarichi illegali

Emiddio Ventre, portavoce del comitato “No vasche, No inquinamento, Sì alla messa in sicurezza del fiume Sarno”, ha indirizzato una missiva all’assessore regionale ai lavori pubblici, Edoardo Cosenza, per evidenziare la pressante necessità di contrastare gli sversamenti illegali nel fiume Sarno, contestualizzando la questione nell’ambito del Progetto Grande Sarno (da 217 milioni di euro). La lettera costituisce una risposta alle affermazioni di Cosenza riguardo agli scarichi nel Fosso Imperatore, dove l’acqua ha assunto una colorazione anomala, di un blu intenso, proprio durante una recente ispezione dell’assessore. Ventre, pur condividendo l’opinione dell’assessore che definisce chi inquina un “assassino dell’ambiente”, sottolinea la responsabilità delle istituzioni nell’individuare i colpevoli, affermando che “se il cittadino è chiamato a denunciare, le autorità preposte – Forestale, Noe, Polizia municipale, Arpac – devono agire con efficacia”. Ventre rileva l’ironia di un appello alla cittadinanza per le segnalazioni, mentre le istituzioni sembrano latitare nel loro compito di individuare e sanzionare i responsabili, chiedendosi cosa stia facendo Cosenza, quale rappresentante delle istituzioni, per contrastare questi atti criminali, soprattutto considerando l’impatto del progetto sulle falde acquifere. Ventre ribadisce l’importanza di individuare i responsabili tra le poche industrie presenti nella zona PIP di Fosso Imperatore, sottolineando che una basilare conoscenza dei processi produttivi consentirebbe di risalire ai colpevoli. In conclusione, Ventre ribadisce che il comitato non si oppone al Progetto Grande Sarno in sé, ma chiede prioritariamente la bonifica del fiume e la cessazione degli sversamenti prima dell’avvio delle opere di laminazione, evitando di investire 217 milioni di euro in un progetto che rischia di aggravare la situazione di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee.