Monte Albino: Un Paradiso Naturale Sotto Assedio

Monte Albino: Un Paradiso Naturale Sotto Assedio

Il Monte Albino, tradizionale meta pasquale per gli abitanti di Nocera Inferiore e parte integrante del Parco Regionale dei Monti Lattari, è vittima di un crescente problema di inquinamento. Immagini recenti mostrano un’area verde trasformata in discarica abusiva, con rifiuti di ogni genere disseminati lungo i sentieri che conducono al Santuario. Si osservano materiali edili, scarti di falegnameria, plastica, pneumatici, contenitori di vernici, persino palme secche, risultato dell’infestazione del punteruolo rosso. Questa situazione è particolarmente allarmante data la natura protetta dell’area. A questi rifiuti ingombranti si aggiungono migliaia di piccoli detriti – lattine, plastica, fazzoletti – che deturpano il paesaggio. Esiste una seria preoccupazione che questa situazione possa compromettere le falde acquifere della montagna, fonte di approvvigionamento idrico per Nocera Inferiore, mettendo a rischio la qualità dell’acqua potabile. Un aspetto preoccupante riguarda i rifiuti lasciati nei pressi delle aree di sosta, in particolare vicino al Santuario (sede della tradizionale Tammurriata nel Martedì dell’Angelo), dove si trovano rifiuti organici, come fazzoletti, preservativi, cartoni per pizze e bottiglie. Questa situazione è aggravata dalla totale assenza di cestini o contenitori per i rifiuti lungo il Percorso della Salute. La mancanza di aree attrezzate in un’area così importante evidenzia una grave trascuratezza negli ultimi anni da parte dell’amministrazione. I problemi non si limitano alla spazzatura. Oltre alla questione dell’espansione non autorizzata di una cava, si registra un eccessivo disboscamento autunnale sulle pendici del monte, con conseguenti lamentele da parte dei cittadini per la riduzione delle difese naturali contro smottamenti e frane (come quella del 4 marzo 2005, che causò tre vittime). Il Monte Albino, con la sua “fascia dei ciliegi”, i carpini, i frassini, i faggi, la fauna selvatica (volpi, faine, serpenti, rapaci), rappresenta un prezioso ecosistema. L’incuria e l’indifferenza umana stanno minacciando questo tesoro naturale. La nuova amministrazione deve dare priorità alla tutela del Monte Albino, senza considerare le difficoltà economiche come una giustificazione per l’inazione.