La mia città: un gioiello natalizio

La mia città: un gioiello natalizio

La mia città è straordinariamente bella, soprattutto adornata dai suoi scintillanti ornamenti natalizi. Questa bellezza risalta ancora di più per chi, come me, ha vissuto altrove, lontano dalla familiarità delle sue strade. Nocera sta gradualmente recuperando frammenti della sua antica storia e identità, liberandosi da un lungo periodo di stasi. Splendida al sole del Sud, altrettanto affascinante sotto le raffiche gelide di venti settentrionali, Nocera è diventata per me un luogo caro al cuore, un profondo legame sentimentale. Mi ricorda un vecchio spot istituzionale, con la musica di Gaber, che evoca anche un pezzo della mia vita. Nessuna interpretazione nascosta, né intenzione di offendere; semplicemente, Gaber mi è tornato in mente durante le vacanze natalizie. Quel video, pur nella sua lontananza temporale, rappresenta una parte della mia storia personale e professionale. Amo esplorare la mia città come una turista, riprendendo i suoi scorci più suggestivi e condividendo le immagini online. Mi rendo conto di quanto poco mancherebbe perché Nocera potesse competere con le più belle città del mondo. Questo pensiero mi è venuto il 24 dicembre, intorno alle 15. Le strade erano piene di gente allegra, musica e animazione riempivano l’aria, creando un’atmosfera magica. Proprio in questo clima festoso, in via Amato, vicino all’ufficio postale, ho notato una piccola auto parcheggiata sulle strisce pedonali. Sul cruscotto, un cartello recitava: «Per favore, oggi risparmiatemi la multa». Ho sorriso, ma poi ho riflettuto: avrà sorriso anche la madre con il passeggino che ha dovuto fare slalom per attraversare? E il disabile sulla sedia a rotelle, costretto a una difficile manovra per evitare l’ostacolo? E l’agente di polizia chiamato a far rispettare le regole, a ricordare che la libertà individuale finisce dove inizia quella degli altri? Niente retorica zuccherosa, solo una riflessione personale, un dialogo silenzioso tra me e la mia amata città.