Graffiti a Nocera Inferiore: espressione artistica o atto vandalico?

La proliferazione di murales a Nocera Inferiore suscita un acceso dibattito pubblico. Mentre alcuni apprezzano l’impatto visivo, altri denunciano questa forma di espressione artistica come vandalismo. L’efficacia del sistema di videosorveglianza comunale è altresì oggetto di discussione. La questione legale è altrettanto complessa: la legge condanna chi deturpa beni pubblici o privati, ma gli artisti di strada, o writer, considerano le loro opere un miglioramento estetico degli spazi urbani. Il problema è particolarmente sentito a Nocera Inferiore, dove scritte, graffiti e disegni di ogni genere sono ormai onnipresenti, spesso tacciati di vandalismo. Tuttavia, c’è chi riconosce il merito di donare colore a zone degradate e vivacità a edifici trascurati, soprattutto considerando che spesso agiscono di notte, sottratti agli sguardi indiscreti. Tuttavia, il fenomeno sembra sfuggire al controllo, come dimostra il recente intervento sul palazzo municipale, dove dei fori di areazione sono stati trasformati in due “narici” tramite un intervento di dubbia artisticità che, seppur ironico, suscita indignazione per il danno estetico arrecato a un edificio storico. Molti cittadini esprimono il proprio disappunto, sottolineando che lo spazio pubblico non può essere utilizzato come tela per espressioni artistiche incontrollate, a dispetto delle normative vigenti e del rispetto altrui. Oltre all’aspetto civico, i writer rischiano un procedimento penale per danneggiamento (art. 635 Codice Penale), con obbligo di risarcimento in caso di flagranza di reato. Spesso, l’anonimato degli artisti, che firmano con pseudonimi, rende difficoltoso identificare i responsabili, lasciando ai proprietari degli immobili i costi di ripristino, aggravati dalla congiuntura economica sfavorevole.