La crisi del Tribunale di Nocera Inferiore: un’occasione mancata?

La crisi del Tribunale di Nocera Inferiore: un’occasione mancata?

Gli ex dipendenti Alvi, da mesi in attesa di una soluzione lavorativa, denunciano l’inerzia delle istituzioni. La loro precaria situazione economica, aggravatasi dopo oltre sei mesi di disoccupazione, è diventata drammatica. La visita del viceministro alla Giustizia Enrico Costa a Nocera Inferiore, il 6 novembre, per discutere della “revisione della geografia giudiziaria,” ha evidenziato la grave crisi del Tribunale, aggravata dall’accorpamento delle sezioni distaccate di Cava dei Tirreni e Mercato San Severino. All’incontro, oltre al viceministro, hanno partecipato il sindaco di Nocera Inferiore, il vicepresidente della commissione diritti umani Ciro Falanga e l’onorevole Gioacchino Alfano, sottosegretario al Ministero della Difesa. L’iniziativa, fortemente voluta da associazioni di avvocati, magistrati e personale di cancelleria, ha messo in luce la carenza di personale: un organico insufficiente di giudici e personale amministrativo (con una sottodimensionazione del 25-30%), incapace di gestire l’aumento del carico di lavoro. Questa situazione rischia di paralizzare completamente il Tribunale. Ironia della sorte, mentre si discute di riorganizzazione giudiziaria, giace inerte da dieci mesi un progetto regionale di mobilità in deroga che potrebbe offrire un’occupazione a circa quindici ex dipendenti Alvi residenti a Nocera Inferiore. L’iniziativa, che potrebbe anche alleggerire il carico burocratico del Tribunale, sembra bloccata da incomprensibili ritardi. Gli ex lavoratori si chiedono perché questa opportunità, che potrebbe fornire un sollievo economico alle famiglie e contribuire al miglioramento dell’efficienza del Tribunale, sia stata trascurata. Si auspica un’azione immediata da parte delle autorità competenti per sbloccare la situazione e dare una risposta concreta alle loro legittime richieste.