Abolizione del Consorzio di Bonifica: Referendum in vista?

Abolizione del Consorzio di Bonifica: Referendum in vista?

I primi cittadini dei 33 comuni dell’Agro Nocerino Sarnese, area di competenza del Consorzio di bonifica, si riuniranno a Castellammare di Stabia. L’obiettivo è sollecitare congiuntamente il presidente Caldoro ad avviare il referendum popolare richiesto nel 2008 per abolire l’ente. L’assemblea, prevista per il 29 ottobre, mira a presentare una richiesta formale al governatore affinché dia seguito alla consultazione popolare. Il dibattito è acceso. Alcuni, come Vincenzo Stile, propongono una riforma del Consorzio invece della sua soppressione, evidenziando l’importanza di un organismo sovracomunale per affrontare problematiche ambientali complesse, quali l’inquinamento e la sicurezza idraulica. Stile suggerisce di ampliare le competenze del Consorzio, includendo il monitoraggio ambientale, la prevenzione e il controllo degli scarichi illegali, le attività di polizia ambientale e la riqualificazione territoriale, creando così posti di lavoro e valorizzando le competenze interne. Tuttavia, la richiesta di referendum, presentata da dieci comuni nel maggio 2008, mira ad abrogare l’articolo 33, secondo comma, della legge regionale 4/2003, che istituì il Consorzio. Dopo un lungo contenzioso, il TAR ha dichiarato prescritto il ricorso del Consorzio contro il referendum, aprendo la strada alla consultazione popolare. La questione è particolarmente sentita tra i residenti delle aree interessate dai corsi d’acqua Solofrana, Corvi e Cavaiola, che hanno sperimentato più disagi che benefici a causa dell’ente. Il referendum, se confermato, consentirà alla popolazione del bacino del Sarno, dei torrenti vesuviani e dell’Irno di decidere il futuro del Consorzio.