Crisi rifiuti a Pagani: Comune e Consorzio verso la separazione definitiva

La città di Pagani è sprofondata in una grave emergenza rifiuti. Sacchetti stracolmi di spazzatura ingombrano marciapiedi, vicoli e cortili, generando un’intollerabile situazione igienico-sanitaria e un forte odore nauseante. Questa situazione critica ha spinto consiglieri comunali del gruppo “Grande Pagani”, guidati da Pietro Sessa, a richiedere la chiusura delle scuole per motivi di salute pubblica. Analoga richiesta è stata inoltrata dal Giuseppe Barone di “No Aids Onlus” al Prefetto di Salerno. Alla radice del problema giace la relazione deteriorata tra l’amministrazione comunale e il Consorzio di Bacino Salerno 1, responsabile della gestione dei rifiuti nell’area. Un vertice in municipio, al quale hanno partecipato il sindaco Salvatore Bottone, il commissario del Consorzio Fabio Siani, rappresentanti sindacali e il responsabile del settore ambiente Gerardo Califano, ha confermato l’imminente rottura tra le due entità. L’accordo per la rescissione consensuale del contratto dovrebbe essere formalizzato nelle prossime settimane presso la Prefettura. Durante l’incontro sono stati discussi i gravi disservizi nella raccolta e smaltimento dei rifiuti, la carenza di personale nel deposito di via Filettine e le iniziative del Comune per implementare la raccolta differenziata (acquisto di mezzi, cassonetti e sacchetti). Il sindaco Bottone ha sottolineato l’invivibilità della città a causa delle pessime condizioni igieniche, mentre il commissario Siani ha evidenziato l’impossibilità di intervenire efficacemente a causa del blocco delle assunzioni nel Consorzio. Siani ha inoltre definito Pagani una “pecora nera” a causa di un consistente debito di 16 milioni di euro nei confronti del Consorzio, di cui 13 milioni già oggetto di decreto ingiuntivo. In sintesi, la situazione a Pagani è drammatica: la città è sommersa dai rifiuti e attende con ansia una soluzione mentre il rapporto tra Comune e Consorzio si avvia verso una definitiva rottura.