La pinacoteca di San Antonio, ospitata nel convento di Nocera Inferiore, rappresenta un’inestimabile collezione d’arte, un gioiello nascosto dal grande pubblico. Questo prezioso scrigno, che custodisce opere dal XV al XVIII secolo, è stato recentemente elogiato da un turista brasiliano, Plinio Antonio Rodriguez, che nel suo commento sul registro dei visitatori ha espresso stupore per la ricchezza artistica trascurata dalla popolazione locale. La sua affermazione, “Se in Brasile avessimo un solo quadro di questi, lo ammireremmo costantemente; voi ne avete tanti e nessuno li osserva”, evidenzia un’inconsapevolezza diffusa tra i nocerini del patrimonio artistico presente nella loro città. La pinacoteca, inaugurata nel 1995, vanta 23 opere di maestri italiani come Andrea Sabatini, Severo Ierace, Marco Cardisco e Pietro Negroni. Tra queste spicca una tavola del XVI secolo raffigurante l’”Adorazione dei Magi”, mentre la “Madonna d’Alba” (copia dell’originale di Raffaello), custodita a Nocera fino alla metà del XVII secolo, è ora conservata alla National Gallery di Washington. La creazione della pinacoteca negli anni ’90 è stata una risposta ai numerosi furti subiti dal convento. Quest’ultimo, fondato nel 1286 dalla famiglia Filangieri, ha una storia ricca di eventi significativi: fu teatro di una congiura cardinalizia contro Urbano VI nel 1385, godette del favore dei Duchi Carafa nel XVI secolo, ospitò i Parlamenti Universali Nocerini nel XVII secolo e fu dimora del beato Bonaventura da Potenza fino agli inizi del XVIII secolo. Le spoliazioni napoleoniche del 1808 lo trasformarono in caserma, prima del suo ritorno ai frati nel 1951, che da allora si dedicano alla conservazione e alla valorizzazione della pinacoteca. L’esposizione attuale rappresenta solo una parte di un patrimonio artistico molto più vasto. Secondo Raffaele Alfano, vicepresidente del Centro turistico giovanile Noukrìa, è deplorevole che persino studenti nocerini di Beni Culturali non abbiano mai visitato la pinacoteca. Alfano auspica un intervento delle istituzioni per promuovere questo tesoro, coinvolgendo sponsor privati, organizzando eventi culturali e implementando attività didattiche per sensibilizzare le nuove generazioni al valore del patrimonio artistico locale.
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