Un ricordo indelebile: la perdita di Massimiliano Randino a Nocera Superiore

Un ricordo indelebile: la perdita di Massimiliano Randino a Nocera Superiore

Il 18 settembre 2009, alle 9:30, un attentato suicida a Kabul stravolse irrimediabilmente la vita di numerose persone, tra cui la famiglia Randino di Pucciano. Un’esplosione causata da un kamikaze con oltre 150 kg di esplosivo uccise sei paracadutisti del reggimento Folgore: tra questi, il caporale maggiore Massimiliano Randino. Sebbene i media inizialmente lo indicassero come originario di Pagani, Randino, dopo un periodo a Cava de’ Tirreni, aveva vissuto a Nocera Superiore, nel quartiere Pucciano, per oltre quindici anni, prima di trasferirsi in Toscana nel 2005 per motivi lavorativi. La sua famiglia continuava a risiedere a Pucciano, non lontano dalla casa della blogger che narra questo doloroso ricordo. Massimiliano, in licenza fino a pochi giorni prima della tragedia, avrebbe dovuto rientrare in servizio il 20 settembre ma anticipò il rientro con un altro militare campano, anch’egli vittima dell’attentato. Le condoglianze da parte delle autorità civili, religiose e militari non riuscirono a lenire il profondo dolore dei familiari: mogli, figli, genitori e fratelli delle vittime affrontavano un lutto incommensurabile. Quel pomeriggio, la blogger si ritrovò a passare davanti alla casa della famiglia Randino, trovandosi di fronte a una scena straziante: forze dell’ordine, protezione civile e numerose troupe televisive, circondate da una folla di curiosi. L’immagine di questo dolore amplificato dai media sottolinea una tendenza a spettacolarizzare il dramma, invece di rispettare il lutto delle persone colpite. Invece di silenzio e rispetto, la tragedia fu amplificata dai media, un’ondata di immagini e interviste che esasperavano un dolore già immenso. Sei giovani, impegnati in una missione di pace a Kabul, persero la vita proprio nel nome di quella pace apparentemente irraggiungibile. Non resta che ricordare con profonda tristezza questa perdita, pregando affinché la fede doni ai familiari la forza necessaria per superare questo momento di immenso dolore.