Casa Betania: un rifugio per i senza tetto a Codola

Il vescovo Giuseppe Giudice ha espresso parole di apprezzamento per “Casa Betania”, una nuova struttura di accoglienza inaugurata a Codola, nel comune di Roccapiemonte. Questo centro, nato grazie all’impegno della Caritas e finanziato dall’8xmille, offre riparo e sostegno a un minimo di dieci persone senza fissa dimora. L’iniziativa, gestita dall’associazione “Il Buon Samaritano” in collaborazione con altre realtà del terzo settore, fornisce vitto (cena e colazione) e alloggio notturno, con rientro previsto per le 19:00. L’inaugurazione, svoltasi in due momenti distinti – una celebrazione nella chiesa di San Pasquale, con la lettura di un brano evangelico sulla carità, seguita dalla visita alla struttura – ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, oltre alle autorità locali. Erano presenti, tra gli altri, i sindaci di Roccapiemonte, Andrea Pascarelli, e di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, don Ciro Galisi, presidente dell’associazione “Il Buon Samaritano”, e il vescovo della diocesi Nocera-Sarno. Il sindaco Pascarelli ha definito Casa Betania una risposta concreta, seppur limitata nelle dimensioni attuali, all’emergenza abitativa, auspicando la realizzazione di ulteriori progetti simili. La scelta del nome “Betania” richiama il passo evangelico di Giovanni 12, 1-11, in cui Gesù trova ospitalità nella casa di Lazzaro, simbolo di accoglienza e solidarietà verso i più bisognosi. Molti dei beneficiari provengono dalle file di chi, fino ad ora, ha trovato rifugio nelle panchine della chiesa di Santa Maria del Presepe a Nocera Inferiore o nelle stazioni ferroviarie. Il centro rappresenta una testimonianza tangibile di impegno caritatevole, ispirato all’insegnamento di Gesù, per offrire un aiuto concreto a chi vive in stato di marginalità.