Un esperto geologo ha evidenziato una discrepanza nei calcoli della mini-IMU, suggerendo possibili pagamenti eccessivi per numerose famiglie. L’analisi di casi specifici rivela incongruenze nell’applicazione dell’algoritmo. Ad esempio, considerando una rendita catastale di 470 euro, con un’aliquota comunale del 6% invece del 4%, il calcolo risulta in 63 euro di mini-IMU sia per una famiglia senza figli che per una con due figli, nonostante le detrazioni previste per i nuclei familiari numerosi (100 euro). Le detrazioni, in questo scenario, sembrano annullarsi completamente, un risultato che appare paradossale. Questa anomalia, sembra derivare da un’errata applicazione delle detrazioni, calcolate prima della differenza tra l’aliquota comunale e quella base. Una corretta applicazione dovrebbe prevedere il calcolo della differenza tra le aliquote (6%-4%=2%), applicando poi le detrazioni a questo valore. Questo potrebbe comportare un risparmio di 20-30 euro per famiglia. L’analisi richiede un approfondimento, data la complessità della materia, e si invitano commenti e critiche costruttive per una migliore comprensione del problema.
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