L’orgoglio non basta: la Nocerina soccombe al Pisa tra difficoltà interne

L’orgoglio non basta: la Nocerina soccombe al Pisa tra difficoltà interne

In attesa del verdetto della Procura Federale, con la speranza di una riduzione delle pene richieste, la squadra, decimata dalle partenze, ha subito un’altra sconfitta. Nonostante il buon viso mostrato da Fontana di fronte alle numerose cessioni, la situazione è drammatica, una vera e propria strage annunciata, causata da una serie di eventi prevedibili e forse evitabili. Sebbene la conferma di Palazzi circa l’assenza di minacce di morte, come riportato dai media, il procuratore ha definito gli eventi “una farsa, una delle pagine più brutte del calcio italiano”, ribadendo le prevedibili accuse di illecito e responsabilità diretta, che probabilmente saranno parzialmente ridimensionate. Tuttavia, episodi simili nel mondo del calcio sono frequenti. Malgrado le difficoltà gestionali e le partenze di giocatori chiave, tra cui l’estremo difensore Esposito, passato al Perugia, la Nocerina ha dimostrato un certo orgoglio in campo, ma ha ceduto contro un Pisa non particolarmente brillante, soccombendo a causa della scarsa finalizzazione e delle consuete lacune difensive. Il capitano Favasuli ha segnato il suo primo gol in campionato, mentre il Pisa ha ottenuto la prima vittoria a Nocera. La situazione è in continua evoluzione, anche a livello tecnico, con Fontana costretto a far debuttare il giovane Di Prisco, talento osservato dalla Rappresentativa Under 18 di Lega Pro. Dopo il verdetto, è previsto un ricorso d’urgenza alla Corte di Giustizia Federale, con decisione attesa entro una decina di giorni. Inoltre, la società, dopo le dimissioni del presidente Benevento, potrebbe richiedere una sospensione in caso di squalifiche per i giocatori deferiti. Un triste 104° compleanno per la Nocerina e i suoi tifosi, vittima del fallimento della tessera del tifoso e di un’irritante ipocrisia istituzionale che individua nella squadra il male del calcio, distogliendo l’attenzione dai veri problemi. La Nocerina ha bisogno di un nuovo patron, una figura capace, competente, appassionata, economicamente solida e senza secondi fini. Un’utopia? Forse. Roberto Alpino