Il 27 gennaio, data indelebile nella memoria collettiva, suscita profonda commozione nel Gran Priore Internazionale Francesco Russo dell’Ordine Templare “Ugone de’ Pagani”. Questo giorno, carico di dolore per l’umanità intera, richiama alla mente le innumerevoli sofferenze patite da chi ha visto infrangersi ogni speranza. Quanti volti segnati dalle lacrime, quanti destini spezzati, lasciando dietro sé solo un ricordo, una fotografia, un’ombra di illusione! Il desiderio di abbracciare quelle anime sofferenti, quelle vittime abbandonate, è un’immagine struggente che si fa strada nel cuore. Un volo ideale, simile a quello di un gabbiano, attraverso il peso delle giornate passate, per sentire ancora più forte il dolore, la tristezza incandescente di chi ha subito quell’atrocità. Per leggere nel profondo delle menti e dei cuori che hanno conservato il ricordo di mani sporche di sangue innocente, di freddezza e di disumanità. Il 27 gennaio è una ferita ancora aperta, un dolore indelebile, ma anche, forse, una scintilla di speranza. In questo giorno di commemorazione, l’auspicio è un solo: un amore più grande per ogni singolo essere umano, perché su questa terra, siamo tutti fratelli. Francesco Russo
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