Roccapiemonte commemora l’Olocausto con una rappresentazione teatrale

Roccapiemonte commemora l’Olocausto con una rappresentazione teatrale

Nell’auditorium De Angelis di Roccapiemonte, la compagnia teatrale Casa Babylon ha presentato uno spettacolo che rievoca le vicende di ebrei nei ghetti. L’assessore alla Cultura Luisa Trezza ha sottolineato l’importanza del ricordo come imperativo etico, ancor prima che istituzionale, perché gli errori del passato servano da monito per il presente e il futuro. Con questo obiettivo, l’assessore ha invitato tutte le scuole del comune a sensibilizzare gli studenti sul genocidio in vista del Giorno della Memoria del 27 gennaio. L’assessore Trezza ha affermato che, data l’importanza centrale della Shoah nella storia del XX secolo, le istituzioni e il sistema scolastico hanno il dovere di tramandarne la memoria, facendo degli studenti i testimoni di questo tragico evento. A tal fine, mercoledì 29 gennaio, presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo, si è tenuto un incontro che, a partire dalla drammatizzazione della Shoah, ha stimolato riflessione e consapevolezza negli studenti. Sul palco dell’auditorium “De Angelis”, gli attori Antonietta Capriglione, Gianluca Dura e Carlo Roselli, hanno interpretato “Per non dimenticare”, una produzione di Casa Babylon Theatre. Lo spettacolo narra le storie di Jonas e Sara, due giovani ebrei tedeschi orfani che, dopo l’ascesa del nazismo, vengono trasferiti nel ghetto di Varsavia e costretti a indossare la stella gialla. La piece include anche la storia di Coco, detto “lo zingaro”, e la drammatica rievocazione della rivolta del ghetto di Varsavia. Ispirato alle testimonianze dei sopravvissuti, lo spettacolo descrive l’orrore delle persecuzioni e delle deportazioni, culminando in un messaggio di speranza e nel riaffermare il valore della vita e della compassione, nonostante le indicibili sofferenze patite da milioni di persone durante il regime nazista. La rappresentazione ricorda non solo lo sterminio sistematico di circa sei milioni di ebrei in Europa prima della seconda guerra mondiale, ma anche l’assassinio di altri gruppi etnici perseguitati dai nazisti, tra cui rom, comunisti, omosessuali, malati mentali, testimoni di Geova, russi, polacchi e altri slavi.