La sospensione della radioterapia a Nocera Inferiore: un appello per la salute pubblica

L’interruzione dei servizi di radioterapia presso il centro DAM di Nocera Inferiore, a seguito della rescissione della convenzione con l’ASL, continua a generare forti preoccupazioni tra i cittadini. A seguito di un recente convegno, associazioni, partiti e autorità locali si sono uniti nel richiedere con urgenza alla Regione Campania e all’ASL il ripristino immediato di questa terapia salvavita. Per undici anni, in assenza di strutture pubbliche, la popolazione nocerina ha usufruito del centro DAM, accedendovi tramite prescrizione medica ospedaliera.
La consigliera comunale Teresa Cuomo, presidente della Commissione Sanità, evidenzia la tempestività dell’intervento del sindaco Torquato, che già a luglio aveva manifestato al direttore generale dell’ASL le sue preoccupazioni riguardo alla sospensione del servizio. La Cuomo sottolinea l’efficienza, l’efficacia e il risparmio del 20% sui costi per l’ASL garantito dalla collaborazione con il DAM, in linea con i principi di spending review. Nonostante le rassicurazioni iniziali dell’ASL circa la pubblicazione di un bando pubblico, questo non è mai avvenuto, dando origine ad una serie di iniziative culminata nel convegno del 16 gennaio.
Tra queste, la lettera inviata dal consigliere Vincenzo Stile al governatore Caldoro per sollecitare il ripristino della radioterapia. Stile evidenzia l’eccellente integrazione tra il centro DAM e l’ospedale, un modello di collaborazione pubblico-privato che ha garantito un servizio di alta qualità e ha anticipato le moderne linee guida per la gestione sanitaria, puntando su un’ottimizzazione dei costi per ampliare l’offerta di servizi. Inoltre, sottolinea l’attività di ricerca scientifica condotta dal centro in collaborazione con i reparti di otorinolaringoiatria e oncologia medica.
La sospensione del servizio ha causato notevoli disagi economici e familiari ai pazienti, costretti a rivolgersi ad altre strutture campane, perdendo anche il beneficio di un ambiente curativo familiare e rassicurante. La Cuomo pone interrogativi cruciali: perché interrompere la convenzione senza un piano alternativo? Perché rinunciare ad una collaborazione di elevato livello professionale e scientifico, soprattutto alla luce della delibera regionale n. 128 del 30 dicembre 2013 che classifica la radioterapia come terapia salvavita? La Cuomo evidenzia inoltre la carenza di acceleratori lineari in Campania, con un fabbisogno di 40 unità a fronte di soli 25 esistenti, di cui 15 privati, lasciando scoperta l’area nord della regione.
Pasquale Milite del Movimento 5 Stelle sottolinea la necessità di evitare strumentalizzazioni politiche sul tema, citando come esempio negativo lo smembramento di reparti ospedalieri a Nocera Inferiore. La proposta finale, condivisa dalla Cuomo, prevede la stesura di un documento congiunto indirizzato al governatore Caldoro e ai sub commissari Morlacco e Cinque, per il ripristino immediato del servizio in attesa dell’accreditamento dei centri partecipanti alla gara e l’installazione di un secondo acceleratore nella ASL. Inoltre, si propone la creazione di una commissione sanitaria unica per l’Agro Nocerino Sarnese, per una migliore tutela della salute pubblica.