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Concerto Civico: Il Sindaco si schiera con i cittadini contro il progetto “Grande Sarno”

L’amministrazione comunale di Nocera Inferiore ha espresso la propria solidarietà ai comitati cittadini che si oppongono al progetto “Grande Sarno”, un piano regionale da 216 milioni di euro per la costruzione di vasche di laminazione lungo il fiume Sarno. L’incontro, svoltosi presso la sede dell’Amdot, ha visto la partecipazione del sindaco Manlio Torquato, dell’assessore Tonia Lanzetta e rappresentanti del coordinamento “DifendiAmo”, un’ampia rete di associazioni impegnate nella tutela ambientale e della salute pubblica nell’Agro Nocerino Sarnese. Al centro del dibattito, le gravi preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale e sanitario derivante dalla realizzazione di 60 ettari di bacini di contenimento delle acque del fiume Sarno, considerato uno dei più inquinati d’Europa. Emiddio Ventre, presidente del comitato “No Vasche”, ha denunciato la presentazione di dati ambientali obsoleti e fuorvianti, risalenti ad un periodo precedente al 2002, utilizzati per giustificare il via libera regionale al progetto. Secondo Ventre, analisi recenti mostrano chiaramente l’elevato livello di contaminazione delle acque, con la presenza di sostanze altamente pericolose. L’assessore Lanzetta ha ascoltato attentamente le istanze dei comitati, tra cui la richiesta di pubblicazione di dati aggiornati e l’esposto presentato a cinque procure (Napoli, Torre Annunziata, Nocera Inferiore, Salerno e Avellino) a causa della mancanza di informazioni complete nella Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Il professor Rocco De Prisco ha evidenziato la correlazione tra l’inquinamento del fiume e l’aumento delle patologie tumorali nella zona, riscontrata già nel 1995 e confermata da studi successivi del 2008 che hanno rilevato la presenza di arsenico, mercurio e altri metalli pesanti in campioni di acqua, cibo e capelli. De Prisco ha lanciato un appello alla Regione affinché proceda prima alla bonifica del fiume e solo successivamente a interventi infrastrutturali, evitando di costruire “un castello su un letto di fango”. Il sindaco Torquato ha annunciato il sostegno dell’amministrazione ai comitati per il ricorso al TAR entro il 9 gennaio 2014, al fine di ottenere dati oggettivi sullo stato del fiume, pur sottolineando l’importanza di prevenire future esondazioni come quelle del 2012. Il coordinamento “DifendiAmo” prevede ora di effettuare uno screening sui metalli pesanti presenti nel sangue dei cittadini e nel sottosuolo. La situazione evidenzia un conflitto tra la necessità di prevenzione delle inondazioni e la salvaguardia della salute pubblica, di fronte ad un progetto che rischia di aggravare un’emergenza ambientale già critica.

Redazione

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