L’incuria di alcuni proprietari di cani sta trasformando alcune aree di Nocera in un vero e proprio problema igienico. Residenti e passanti lamentano da mesi la presenza diffusa di escrementi canini sui marciapiedi, rendendo le passeggiate un percorso ad ostacoli tra odori sgradevoli e il rischio di calpestarli. La responsabilità ricade su coloro che, omettendo di raccogliere le deiezioni dei propri animali, violano un’ordinanza comunale del 2007 che impone l’uso di appositi strumenti per la pulizia e prevede sanzioni per i trasgressori. Questa mancanza di rispetto delle norme igieniche non solo deturpa l’immagine della città, ma compromette anche la vivibilità di intere zone. Vie come Domenico Rea, Fucilari e Pucci, ad esempio, sono quotidianamente invase da escrementi, creando disagi a pedoni, bambini e conducenti. “I veri incivili non sono i cani, ma i padroni che non si preoccupano del prossimo,” afferma Maria Grazia De Chiara. Oltre al cattivo odore, le feci canine rappresentano un veicolo di trasmissione di batteri, germi e parassiti, con possibili conseguenze sulla salute, persino gravi come la cecità. Ernesto Carratù sottolinea la necessità di far rispettare il regolamento del 2007, invocando maggiore fermezza da parte dell’amministrazione. La difficoltà nel sanzionare i trasgressori, salvo flagranza di reato, induce a proporre soluzioni alternative come campagne di sensibilizzazione e tolleranza zero nei confronti di chi continua a ignorare le norme. Un’azione mirata potrebbe efficacemente contrastare questo comportamento scorretto.
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