Il Teatro Ghirelli ospita la satira tagliente di Horovitz

Dal 19 al 22 dicembre, la compagnia Teatro Due di Parma porta in scena al Teatro Ghirelli “La fila”, la più celebre e caustica commedia di Israel Horovitz. Questa opera, presentata per la prima volta nel 1975, utilizza un tono satirico e irriverente per dissezionare le nevrosi e le meschinità della società contemporanea, dove la competizione permea ogni relazione umana. La pièce dipinge una società ossessionata dalle code, dalla spasmodica ricerca del primo posto, a costo di azioni moralmente discutibili. Cinque personaggi – quattro uomini e una donna – si contendono, in una lotta spietata, il primato in una fila senza inizio né fine, né scopo apparente. L’assenza di un vero vincitore evidenzia l’assurdità della situazione, la futilità della competizione sfrenata che ignora merito e competenza. Horovitz mette in luce gli eccessi della società moderna, un’universalità che trascende le barriere geografiche. La commedia, rappresentata regolarmente a New York da quasi cinquant’anni, è approdata in Italia nel 1986 grazie a Walter Le Moli, che ne curò la traduzione e la prima messinscena. Horovitz, un autore prolifico con oltre settanta opere teatrali tradotte in oltre trenta lingue, ha ottenuto un successo internazionale con lavori come “L’indiano vuole il Bronx” e “The Primary English Class”, che lanciarono rispettivamente Al Pacino e Diane Keaton. Ha anche scritto diverse sceneggiature cinematografiche di successo, tra cui “Fragole e sangue”, premiato a Cannes, e “Sunshine”, vincitore di un European Academy Award. Fondatore del New York Playwrights Lab, Horovitz è anche co-direttore artistico, con Andrea Paciotto, della Compagnia Horovitz-Paciotto a Spoleto. “La fila”, un testo brillante e divertente, invita gli spettatori non solo a riflettere sulla condizione umana contemporanea, ma anche a immedesimarsi nei personaggi, provando le stesse emozioni – spavento, eccitazione – dei cinque attori in scena. La longevità di quest’opera, un record per un testo contemporaneo, testimonia la sua straordinaria capacità di risuonare con il pubblico di generazione in generazione.