Dal 20 dicembre, la galleria “Linee Contemporanee” di Salerno ospita una mostra dedicata all’artista Franco Longo. Quarantacinque piatti di 45 centimetri di diametro, frutto della sua recente produzione ceramica, saranno esposti per tutto il periodo natalizio. A cura del professor Rino Mele dell’Università di Salerno, l’esposizione si inserisce nella rassegna di arti visive della galleria, da anni impegnata nella promozione di artisti e artigiani di alto livello, in collaborazione con la Fornace Falcone, un centro di eccellenza culturale con un suggestivo spazio all’aperto. Longo, figura di rilievo internazionale attiva dagli anni Settanta, ha percorso una carriera artistica eclettica e intensa. Pioniere della videoarte, con la realizzazione di filmati, dischi in vinile e videocassette, ha sempre affiancato questa sperimentazione a tecniche più tradizionali come la pittura su tela, dimostrando una spiccata sensibilità alle nuove tecnologie e al loro impatto sulla società. Il suo lavoro nella videoarte si caratterizzava per una particolare attenzione alla costruzione di immagini complesse, stratificate, che richiamano la struttura di un labirinto o di un pozzo senza fondo, creando un effetto di quadro nel quadro, un gioco visivo potenzialmente infinito. Tuttavia, l’artista non ha mai abbandonato la pittura e la scultura, mantenendo un dialogo costante con le tradizioni artistiche del passato, rielaborandone forme e stili. La sua ricerca cromatica, sia in ambito figurativo che informale, si contraddistingue per una ricorrenza intenzionale di forme e colori, una figurazione moderna e continuamente reinterpretata. Alla fine degli anni Novanta, la produzione di Longo è stata segnata da una profonda riflessione sul tema del vuoto, dell’angoscia e dell’orrore, una tematica che, seppur presente, appare attualmente meno marcata. Oggi, l’artista si concentra sulla ceramica, creando grandi piatti da arredamento sui quali ripropone le sue forme peculiari e la sua ricerca cromatica, che trova ora espressione nella sperimentazione degli smalti. Questa nuova fase creativa implica un’interazione diretta con gli elementi naturali, con le trasformazioni che il fuoco e la cottura imprimono alla materia. In questo senso, la scelta della ceramica rappresenta per Longo una vera e propria “via del fuoco”, un percorso di trasformazione artistica e materiale.
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