L’Italia: un tesoro museale da valorizzare

Un recente studio congiunto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha delineato un quadro completo del patrimonio museale italiano. Il ministro ha sottolineato l’importanza di questo patrimonio per il futuro del Paese, evidenziando la necessità di investimenti mirati e una maggiore attenzione alla cultura come motore di sviluppo. Nel 2011, l’Italia contava 4.588 musei, aree archeologiche e complessi monumentali, di cui 414 statali e 4.174 non statali, una densità di circa 1,5 musei ogni 100 km². Emilia-Romagna, Toscana e Piemonte si distinguono per la maggiore concentrazione. La maggior parte delle istituzioni (63,8%) è di proprietà pubblica, con 1.909 musei gestiti dai Comuni e solo il 9% dal MIBACT. Nonostante ciò, i musei statali attraggono oltre 40 milioni di visitatori, il 38,8% del totale. Questo dettagliato censimento, disponibile online (www.Imuseiltaliani.Beniculturali.it), viene aggiornato triennalmente. Sorprendentemente, un comune su tre ospita un museo. Tuttavia, la gestione risulta spesso inefficiente e centralizzata: solo il 25% dei 4.428 musei possiede un bilancio autonomo, mentre su 409 musei statali, solo quattro godono di questa autonomia. Le spese di gestione, in particolare quelle relative al personale, rappresentano una quota significativa del budget, con oltre il 90% dei musei che vi dedica una porzione rilevante. Inoltre, un museo su tre incassa meno di 20.000 euro dalla vendita di biglietti, e quasi la metà offre l’ingresso gratuito. La mancanza di un sito web affligge il 49,3% delle strutture. La carenza di personale è un problema diffuso: l’80% degli istituti impiega al massimo 5 addetti, mentre solo l’1,5% ne ha più di 50. La metà dei musei ha organizzato mostre temporanee nel 2011, e circa la metà fa parte di un sistema museale integrato. Il 62,3% dei musei non genera entrate da biglietteria. Nel 2011, i visitatori hanno raggiunto i 103.888.764, concentrandosi principalmente in Toscana (22,1%), Lazio (20,1%) e Lombardia (8,8%), che totalizzano il 51% degli ingressi. Per migliorare la situazione, sono necessarie campagne informative, il rinnovamento degli allestimenti, interventi di manutenzione e restauro, oltre alla formazione del personale, spesso inadeguato e carente. Molte strutture, ancora poco attrattive, necessitano di un potenziamento delle risorse e di una migliore gestione.

Redazione

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