Antonio Ranucci: Un Viaggio Poetico nel Tempo

Antonio Ranucci: Un Viaggio Poetico nel Tempo

Antonio Ranucci ha inaugurato la sua carriera letteraria con “Viene cu’ mme,” una raccolta di poesie in dialetto presentata il 30 ottobre nell’aula consiliare di Nocera Inferiore. L’evento, accolto con entusiasmo dal pubblico, è iniziato con i saluti del vicesindaco Maria Laura Vigliare e la presentazione a cura di Alfredo Salucci, giornalista e diabetologo. L’atmosfera suggestiva, arricchita da opere d’arte di artisti locali e letture poetiche, ha creato la cornice ideale per la celebrazione del lavoro di Ranucci. La sua produzione poetica, a lungo condivisa con amici e letture private, è caratterizzata da un’intensa carica emotiva e un contagioso ottimismo. Con la sua scrittura fluida e un dialetto impeccabile, Ranucci riesce a evocare sentimenti profondi e a lasciare un’impronta duratura nell’animo del lettore. Le sue immagini vivaci e rapide dipingono sulla tela del tempo emozioni indelebili, catturando la fragilità e la forza, la gioia e la tristezza, il ricordo e la speranza; un amore profondo per la vita che pulsa in ogni verso. La sua poesia, che affronta anche importanti temi sociali, stempera la drammaticità dell’esistenza umana con arguzia e delicata ironia. In particolare, evocando il sapore antico del passato, i vicoli e i cortili di un tempo, il calore delle relazioni affettive e la tenerezza dell’amore, con la maestria di chi sa descrivere i battiti del cuore, le prime passioni e il corteggiamento, esaltando bellezza e delicatezza dell’amata. “Viene cu’ mme” si rivela così una lettura piacevole e accessibile, una compagna di viaggio che attinge dal passato la forza per vivere il presente. (Nella foto di Filippo Astarita, un momento della serata: a sinistra Alfredo Salucci, a destra Antonio Ranucci).