Sacro e profano si incontrano nella zuppa di cozze del Giovedì Santo
Piatto dell’antica tradizione, semplice e saporito, che di solito si consuma a Napoli in questo giorno prima di dedicarsi allo struscio, e che pare sia stato creato da Ferdinando I di Borbone
La sera del Giovedì Santo rappresenta simbolicamente l’ultima cena di Gesù Cristo, e per molti è ancora consueto fare lo struscio prima di recarsi in chiesa per assistere alla messa in Coena Domini e al rito della lavanda dei piedi. Ma prima dello struscio, in molte case partenopee, non può mancare una buona zuppa di cozze.