Il ruolo dello zucchero e del sale nella dieta: benefici e rischi di un consumo moderato

Zucchero e sale: pilastri della cucina italiana, ma anche oggetti di crescente preoccupazione sanitaria. Mentre lo zucchero è essenziale per la pasticceria, il sale dona sapidità a innumerevoli piatti. Il saccarosio, ricavato da barbabietola o canna da zucchero, è stato accusato da molti nutrizionisti di essere un “veleno bianco”, associato a carie, osteoporosi, obesità, diabete, problemi neurocognitivi, cancro e dipendenza. Tuttavia, queste problematiche emergono da un consumo eccessivo. In quantità moderate, lo zucchero fornisce energia e può favorire concentrazione e memoria. Il sale da cucina, principalmente cloruro di sodio, estratto dall’acqua di mare o da miniere di salgemma, è celebrato dalla medicina tradizionale cinese per la sua azione digestiva e diuretica. La scienza moderna conferma i benefici di un apporto moderato per l’intestino, i reni e la circolazione. In definitiva, il problema non risiede nell’utilizzo di questi ingredienti, bensì nel loro abuso. Il principio di moderazione è fondamentale: un consumo equilibrato di zucchero e sale permette di goderne i benefici gustativi e salutistici, evitando i rischi connessi a un eccessivo apporto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, per adulti sani, un consumo giornaliero non superiore a 40 grammi di zucchero e 5 grammi di sale, tenendo conto che molti alimenti contengono già quantità significative di queste sostanze. È quindi cruciale leggere attentamente le etichette nutrizionali per un consumo consapevole e responsabile.